“Gli uomini comuni guardano le cose con occhio vecchio, l’uomo creativo osserva le cose vecchie con occhio nuovo.”

(Gian Piero Bona, poeta e scrittore italiano)

 

Originario di Ussassai, un piccolo paese della Sardegna centrale, Giancarlo Moi nasce nel 1956 a Carbonia, antico centro minerario dell’isola.

Rimasto orfano di madre all’età di soli tre anni e decimo di quindici figli, all’età di undici anni le sorelle più grandi, con il consenso del padre, decidono di portarlo con la sorella Elia in Veneto dove da tempo si erano trasferiti per motivi di lavoro i fratelli più grandi. A Vicenza termina gli studi d’obbligo e all’età di quattordici anni in seguito ad un test psico attitudinale per l’inserimento nell'ambiente lavorativo viene orientato alla professione di orafo incisore. Inizia subito il lavoro alle dipendenze di una fabbrica orafa e nel contempo si iscrive alla scuola serale di arti e mestieri di Vicenza frequentandola con passione e costanza ogni sera per cinque anni. L’esperienza lavorativa e lo studio affinano la sua personalità.

Nel 1975 gli viene riconosciuto il 2° premio nella V^ edizione del premio nazionale Sant’ Eligio patrono degli orafi, concorso patrocinato dall’ Ente Fiera di Vicenza e dalla Presidenza della Repubblica Italiana. In seguito inizia il servizio militare e continua la sua formazione divenendo caporeparto d’azienda e imparando tutte le tecniche lavorative dell’oreficeria. Nel 1978 si sposa con Carla Balbo una modellista che lavora nel campo della moda e in occasione del viaggio di nozze in Sardegna la bellezza dell’isola, il fascino delle tradizioni, degli usi e costumi incantano i due giovani che pensano di progettare il loro futuro in Sardegna aprendo una fabbrica di oreficeria.

Un progetto affascinante ma allo stesso tempo  impegnativo ,che comportava la conoscenza di alcuni aspetti dei quali non avevano alcuna esperienza. Per ovviare decidono pertanto di intraprendere un’esperienza di marketing con una multinazionale americana raggiungendo il livello di distributore generale a cui fece seguito un corso di “dinamica mentale” in Israele. I tempi erano quindi maturi per il trasferimento in Sardegna che avvenne nel 1980 all'età di 23 anni.

In un primo tempo Giancarlo si trasferisce da solo facendo il rappresentante di oreficeria per conoscere i clienti e fare un’indagine di mercato. Nel frattempo in quegli anni nasce Lisa, la prima figlia e nel 1981 la famiglia si trasferisce a Bari sardo un piccolo centro situato nella zona costiera dell’isola, vicino al luogo di origine.

Dopo alcuni anni di rappresentanza e acquisita una discreta conoscenza del mercato locale Giancarlo decide di intraprendere col fratello Mario l’attività di artigiano orafo per la produzione di gioielli tipici della tradizione sarda. Il tempo passa, nascono anche le altre due figlie Anna e Giulia e nel “92 Giancarlo e Mario decidono di camminare da soli, autonomamente, ognuno con la propria famiglia.

Giancarlo apre una ditta individuale con l’aiuto e la collaborazione della moglie Carla e  inizia un percorso di ricerca sulle tradizioni e sui gioielli dei costumi sardi, sui monili scaramantici e apotropaici. In quegli anni di studio partecipa a mostre e fiere a Cagliari, Sassari, Bari, Vicenza, Milano e all’estero in Belgio, Russia e Romania, prende parte ad iniziative regionali volte alla promozione dei prodotti della tradizione sarda ad Alghero, Portocervo, Cagliari, Oristano e Sassari. Nel 2000 col supporto e l’affiancamento del designer e architetto Angelo Mangiarotti partecipa assieme ad altri orafi sardi al progetto regionale di Sardegna Ricerche per la sperimentazione ed il rinnovamento in chiave moderna della filigrana sarda, riuscendo dopo dieci anni di lavoro a conferire un volto nuovo e moderno alla tradizione nella lavorazione della filigrana.

Nel paese di Barisardo in via Pigliaru n°6 realizza il proprio laboratorio artigiano nel quale vengono creati prodotti di grande fascino che nel rispetto della tradizione e in sintonia con le nuove esigenze di stile fondono insieme tradizione e modernità. Oggi nel suo laboratorio professionale Giancarlo Moi lavora con la moglie e le figlie Lisa e Giulia che dopo aver frequentato la scuola di arte e mestieri a Vicenza e l’accademia di arte orafa a Roma rappresentano la speranza di continuazione dell’attività di famiglia.

“La moda fa sognare, la tradizione fa ricordare.”